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KAFO

con tecnica di laminazione articolazioni

A seconda dei dati del paziente e dei requisiti dell'ortesi, sono disponibili due tecniche di lavoro per un'ortesi in resina da colata: la tecnica di laminazione articolazioni o la tecnica di laminazione ancoraggi. Con la tecnica di laminazione articolazioni, le articolazioni modulari rimangono libere mentre gli ancoraggi modulari vengono laminati. Questa tecnica di lavoro offre un livello di stabilità particolarmente elevato.

In base ai dati del paziente e alle articolazioni modulari selezionate, il configuratore ortesico consiglierà anche la tecnica di lavoro ottimale per la realizzazione dell'ortesi.

Anche l'ortesi di questo tutorial online è stata configurata ed è stata realizzata con la seguente struttura:

  • articolazione tibiotarsica modulare unilaterale
  • articolazione per ginocchio modulare unilaterale
  • parte del piede rigida
  • scocca ventrale per parte inferiore della gamba
  • scocca dorsale per coscia
  • tecnica di laminazione articolazioni

Un tutorial online per la tecnica di laminazione ancoraggi è disponibile qui.

Fase 1/1

Montare le articolazioni modulari utilizzando le dime per montaggio/colata conformemente al disegno esploso. Durante la colata, le dime per montaggio/colata fungono da “segnaposto” per le piastre di copertura delle articolazioni modulari.

Nota: i disegni esplosi sono disponibili nel nostro catalogo prodotti Articolazioni modulari e stecche articolari modulari.

Fase 1/12

Innanzitutto, contrassegnare il bordo inferiore della dima per montaggio/colata sulla staffa per piede modulare. Tutto quello che si trova al di sopra di questa linea non deve essere deformato, poiché quest'area (la superficie dell'articolazione) farà in seguito parte dell'articolazione modulare.

Fase 2/12

Per piegare la staffa per piede modulare, stringerla in una morsa da banco con ganasce lisce. Prestare attenzione alla marcatura per evitare la deformazione della successiva superficie dell'articolazione e per effettuare la piegatura in prossimità dell'articolazione.

Nota: se è stata acquistata una staffa per piede modulare a gomito, le fasi 2-4 non sono necessarie.

Fase 3/12

Adattare la staffa per piede modulare alla forma del modello. Piegare il collo della staffa per piede modulare utilizzando un piegaferro. Effettuare questa operazione solo in una direzione di piegatura.

Nota: non utilizzare il martello e non riscaldare il materiale.

Fase 4/12

Rimuovere la staffa per piede modulare dalla morsa da banco e controllare la distanza tra la staffa per piede modulare e il modello.

Fase 5/12

Adattare la staffa per piede modulare alla forma del modello. Piegare la parte inferiore della staffa per piede modulare utilizzando un piegaferro. Effettuare questa operazione solo in una direzione di piegatura.
Verificare che tra la staffa per piede modulare e il modello ci sia spazio sufficiente per gli strati di armatura.

Nota: non utilizzare il martello e non riscaldare il materiale.

Fase 6/12

Adattare la staffa per piede modulare alla forma del modello. Piegare la base della staffa per piede modulare utilizzando un piegaferro. Effettuare questa operazione solo in una direzione di piegatura.
Verificare che tra la staffa per piede modulare e il modello ci sia spazio sufficiente per gli strati di armatura.

Fase 7/12

Qualora la boccola scorrevole dovesse essere caduta in fase di piegatura, lubrificarla leggermente e reinserirla nel foro presente sulla staffa per piede modulare.

Fase 8/12

Pressare la parte superiore dell'articolazione e l'ancoraggio modulare con l'ausilio di una rondella e di una vite (oppure utilizzando l'ausilio a pressione per piastra di copertura dell'articolazione modulare con modularità plug + go). A tale fine, utilizzare un cacciavite dinamometrico e una coppia di serraggio di 6 Nm. Rimuovere nuovamente la rondella e la vite.

Fase 9/12

Fissare l'ancoraggio modulare con entrambe le viti nella parte superiore dell'articolazione prima di procedere con la piegatura.

Fase 10/12

Tenere conto del raggio di curvatura da rispettare durante la piegatura e utilizzare strumenti adeguati (piegaferro rotondo).

Nota: le indicazioni sul raggio di curvatura e sugli strumenti da utilizzare sono riportate nelle istruzioni per l'uso Stecche modulari e ancoraggi modulari.

Fase 11/12

Verificare la distanza tra l'ancoraggio modulare e la staffa per piede modulare rispetto al positivo in gesso. Assicurarsi che ci sia spazio sufficiente per il profilo e gli strati di armatura, in modo che il laminato non venga in seguito sottoposto a tensioni e le superfici dell'articolazione rimangano parallele.

Fase 12/12

Levigare la staffa per piede modulare e l'ancoraggio modulare. Levigare sempre nella direzione di laminazione. Rimuovere tutti i difetti e le tacche di piegatura ed evitare gli spigoli appuntiti.

Nota: le articolazioni tibiotarsiche modulari con battuta dorsale regolabile tramite limatura devono essere sempre montate nella posizione neutra prevista di fabbrica senza modificare la battuta dorsale.

Fase 1/19

Utilizzare lo spray attivatore come primer, spruzzandolo con cura su entrambi i lati dell'ancoraggio modulare. Iniziare al di sopra della dima per montaggio/colata.

Fase 2/19

Avvalersi di un pezzo di maglia tubolare come appoggio per fissare il profilo. Riscaldare il profilo e incollarlo all'ancoraggio modulare dal basso utilizzando una colla istantanea a media viscosità.

Nota: osservare la scheda dei dati di sicurezza quando si utilizza una colla istantanea

Fase 3/19

Tirare la maglia tubolare da entrambi i lati e premere il profilo contro l'ancoraggio modulare dal basso per fissarlo.

Fase 4/19

L'esempio illustra il percorso del profilo in una KAFO unilaterale.

Nota: il percorso influisce sulla rigidità dell'ortesi nelle aree corrispondenti.

Fase 5/19

Rinforzare solo il profilo della scocca per parte inferiore della gamba. Applicare la colla istantanea a media viscosità sull'ancoraggio modulare e sul profilo. Riscaldare un secondo profilo e incollarlo sul primo.

Nota: osservare la scheda dei dati di sicurezza quando si utilizza una colla istantanea.

Fase 6/19

L'esempio illustra il percorso del profilo levigato in una KAFO unilaterale.

Nota: lasciare raffreddare il profilo a temperatura ambiente prima di rimuoverlo dal modello per evitare variazioni a livello di distanza dovute al restringimento del materiale.

Fase 7/19

Profilo rinforzato della scocca per parte inferiore della gamba (A) rispetto al profilo semplice della scocca per coscia (B)

Fase 8/19

All'occorrenza è possibile rinforzare anche il lato mediale della scocca per coscia mediante un profilo.

Fase 9/19

Isolare l'articolazione per ginocchio modulare. Rimuovere l'arresto di estensione, isolare questa area e inserirlo nuovamente. Isolare la superficie dell'articolazione della parte inferiore dell'articolazione con uno strato sottile di cera isolante. Riempire anche tutte le cavità e le scanalature che non devono essere interessate dalla resina.

Nota: utilizzare una piccola siringa per applicare la cera isolante in modo semplice e mirato.

Fase 10/19

Isolare anche le superfici e i bordi sul retro dell'articolazione con uno strato sottile di cera isolante e riempire i fori per l'ammortizzatore dell'arresto di estensione.

Fase 11/19

Se l'articolazione modulare presenta un canale della molla, smontare l'unità elastica. La vite di pressione rimane montata. Riempire quindi il canale della molla con cera isolante.

Fase 12/19

Isolare le superfici dell'articolazione della parte superiore dell'articolazione, i dischetti di slittamento disponibili e tutte le superfici della dima per montaggio/colata con uno strato sottile di cera isolante. Riempire anche tutte le cavità e le scanalature delle dime per montaggio/colata con cera isolante. Isolare tutte le filettature delle viti.
Montare i componenti.

Fase 13/19

Se presenti, riempire i fori di iniezione della dima per montaggio/colata con cera isolante. In questo modo è possibile riempire gli spazi vuoti tra l'articolazione modulare e la dima, derivanti dal montaggio. Ciò riduce la quantità di lavoro necessaria in seguito per pulire le articolazioni modulari.

Fase 14/19

Pulire tutte le aree che successivamente verranno incorporate nel laminato (da tutti i lati). Rimuovere i residui di cera isolante e grasso.

Fase 15/19

Importante! A causa delle proprietà del materiale, indossare guanti in nitrile quando si maneggiano tessuti in fibra di carbonio o di aramide.

Far scorrere la treccia tubolare in fibra di carbonio sul profilo della scocca per parte inferiore della gamba (ancoraggio modulare incluso).

Fase 16/19

Isolare con cera isolante tutte le filettature delle viti, nonché tutte le cavità e le scanalature della dima per montaggio/colata.

Nota: utilizzare una piccola siringa per applicare la cera isolante in modo semplice e mirato.

Fase 17/19

Con un sottile strato di cera isolante isolare le superfici dell'articolazione della staffa per piede modulare e la parte superiore dell'articolazione, incluse le linguette di aggiustamento con perno. Riempire anche tutte le cavità e le scanalature che non devono essere interessate dalla resina. Isolare anche il dischetto di slittamento.

Fase 18/19

Pulire tutte le aree che successivamente verranno incorporate nel laminato (da tutti i lati). Rimuovere i residui di cera isolante e grasso.

Fase 19/19

Far scorrere la treccia tubolare in fibra di carbonio sulla staffa per piede modulare. Fissarla il più possibile in prossimità dell'articolazione cucendola e/o avvolgendola con del filato in fibra di aramide. A questo punto, tendere le fibre e fissare anche l'altra estremità, se necessario.

Importante! Solo la fibra ben tesa può assorbire e rilasciare il carico!

Fase 1/31

Se il positivo in gesso è ancora umido, per prima cosa isolarlo con una pellicola di compressione. Quindi far scorrere una calza per armatura in PA sopra il positivo in gesso. A questo punto, il film tubolare in PVA può essere facilmente posizionato come film sottostante.

Nota: consigliamo di utilizzare film aventi uno spessore di 0,10 mm.

Fase 2/31

Rinforzare l'area di rotolamento (vedere le frecce) di una parte del piede rigida con carbonio e bordo al fine di aumentare la rigidità e impedire il movimento.

Importante! Per adattare al meglio la parte del piede, già durante il rinforzo occorre prestare attenzione alla forma della scarpa che verrà utilizzata successivamente. Soprattutto una regolazione della larghezza è pressoché impossibile in seguito.

Nota: un bordo troppo alto può essere leggermente modificato anche in un secondo momento.

Fase 3/31

Si consiglia l'utilizzo di forbici elettriche (ad es. Easy Cutter) per tagliare i singoli strati di tessuto (sia in fibra di carbonio sia in fibra di aramide).

Nota: utilizzare un nastro biadesivo senza supporto per fissare i bordi di taglio. In questo modo si eviterà che si sfilaccino.

Fase 4/31

Asciugare il tessuto in fibra di aramide in forno a 120 °C per almeno un'ora.
In questo modo si elimina l'umidità assorbita durante lo stoccaggio e si migliorano le proprietà del tessuto per la lavorazione successiva.

Fase 5/31

Inumidire con parsimonia un pretagliato di tessuto in fibra di carbonio con la colla spray e usarlo per ricoprire l'intera suola. Inizialmente, rinforzare solo la suola e il lato della parte del piede al di sotto della sede per articolazioni, al fine di evitare bordi inutilmente spessi e ottenere un elevato grado di rigidità.

Nota: spruzzare con la colla spray sempre e solo il pretagliato da incollare, non l'armatura già applicata.

Fase 6/31

Lasciare libera l'area della sede per articolazioni.

Fase 7/31

Rinforzare alternativamente il bordo mediale e laterale in modo che gli strati si sovrappongano a livello plantare.
Utilizzare tutti gli strati di tessuto in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 8/31

Applicare diagonalmente il nastro unidirezionale in fibra di carbonio al di sotto della sede per articolazioni sulla parte del piede. Rispettare la direzione delle fibre (frecce).

Importante! Assicurarsi che le fibre utilizzate siano tese!

Fase 9/31

Applicare gli strati a ventaglio per evitare bordi inutili e per rinforzare la zona del retropiede.
Utilizzare tutti gli strati di nastro in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 10/31

Rinforzare l'area dell'avampiede con nastro unidirezionale in fibra di carbonio (larghezza 10 cm). Rinforzare sempre fino alla punta anteriore del piede. Procedere gradualmente verso la zona del retropiede per ottenere una transizione uniforme. Iniziare dall'altezza A con il pretagliato più corto. Rispettare la direzione delle fibre (vedere la freccia).

Fase 11/31

Procedere gradualmente dalla punta del piede all'area tra A e B.

Fase 12/31

Rinforzare la parte inferiore della gamba con un tessuto in fibra di carbonio. Lasciare libere le sedi per articolazioni.

Fase 13/31

Applicare il nastro unidirezionale in fibra di carbonio lungo il profilo. Rispettare la direzione delle fibre (frecce). Utilizzare tutti gli strati di nastro in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 14/31

Contrassegnare sul film la futura area preposta alla seduta parzialmente flessibile. A tal fine, seguire il contorno modellato del bordo.

Fase 15/31

Applicare il tessuto in fibra di carbonio per irrigidire l'area inferiore della scocca per coscia. Utilizzare tutti gli strati di tessuto in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).
Tagliare il tessuto in fibra di aramide e applicarlo nell'area preposta alla seduta (rispettare la marcatura). Rinforzare con il tessuto in fibra di aramide sovrapponendolo leggermente al tessuto in fibra di carbonio per ottenere una buona aderenza delle fibre. Utilizzare tutti gli strati di tessuto in fibra di aramide necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 16/31

Applicare il nastro unidirezionale in fibra di carbonio lungo il profilo e la fascia. Rispettare la direzione delle fibre (frecce). Utilizzare tutti gli strati di nastro in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 17/31

Applicare un po' di cera isolante sulle filettature delle sedi per articolazioni per proteggerle ermeticamente dall'aria nelle fasi di lavoro successive.

Fase 18/31

Montare le dime per montaggio/colata con le stringhe modulari sulle sedi per articolazioni. Avvitare nella sede per articolazioni le rispettive viti attraversando il film sottostante. Inizialmente, assicurarsi di avvitare le viti solo fino all'innesto della filettatura; in questo modo, è possibile compensare eventuali variazioni della distanza tra le articolazioni modulari.

Importante! Qualora fosse necessario svitare nuovamente le viti, il film sottostante potrebbe danneggiarsi!

Fase 19/31

Una volta avvitate le viti delle sedi per articolazioni nei rispettivi punti, è possibile serrarle completamente. Quindi isolare tutte le impronte delle viti.

Fase 20/31

Fissare al modello il profilo rivestito con la treccia tubolare in fibra di carbonio. Applicare la treccia tubolare in fibra di carbonio per rinforzare la fascia della parte inferiore della gamba (A), la fascia della parte superiore della gamba (B) e la scocca mediale per coscia (C). Assicurare un collegamento diretto alla stringa modulare o al profilo mediale.

Fase 21/31

Fissare l'estremità inferiore della treccia tubolare in fibra di carbonio alla suola della parte del piede utilizzando una colla spray.

Fase 22/31

Rinforzare ulteriormente con nastro unidirezionale in fibra di carbonio. Rinforzare sempre fino alla punta anteriore del piede. Procedere gradualmente verso la zona del retropiede per ottenere una transizione uniforme. Iniziare con il pretagliato più corto. Rispettare la direzione delle fibre (vedere la freccia).

Fase 23/31

Procedere gradualmente dalla punta del piede all'area tra A e B.

Fase 24/31

Applicare diagonalmente il nastro unidirezionale in fibra di carbonio al di sotto della sede per articolazioni sulla parte del piede.

Fase 25/31

Applicare ulteriori strati a ventaglio. Utilizzare tutti gli strati di nastro in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 26/31

Rinforzare ulteriormente. Utilizzare tutti gli strati di tessuto e nastro in fibra di carbonio necessari per la parte del piede (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 27/31

Applicare uno strato finale di tessuto in fibra di carbonio sulla parte del piede. Coprire fino a metà la dima per montaggio/colata al fine di evitare che il film superiore venga danneggiato in seguito.

Fase 28/31

Applicare il nastro unidirezionale in fibra di carbonio lungo il profilo. Rispettare la direzione delle fibre (frecce). Utilizzare tutti gli strati necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 29/31

Applicare il nastro unidirezionale in fibra di carbonio nell'area della coscia. Incollare una striscia lungo la treccia tubolare in fibra di carbonio per rinforzare l'area inferiore della scocca per coscia, lungo la stringa modulare laterale, nonché lungo il profilo mediale. Rispettare la direzione delle fibre (frecce). Utilizzare tutti gli strati di nastro in fibra di carbonio necessari (l'immagine qui raffigurata ha una funzione puramente esemplificativa).

Fase 30/31

Applicare uno strato finale di tessuto in fibra di carbonio nell'area della parte inferiore della gamba e in quella della coscia. Coprire fino a metà la dima per montaggio/colata al fine di evitare che il film superiore venga danneggiato in seguito. Coprire anche il tessuto in fibra di aramide nell'area della coscia.

Fase 31/31

Infine, per fissare gli strati di armatura, posizionare sul modello (1) un tessuto decorativo (2) o una calza per armatura in PA (per un effetto carbonio). A questo punto, il film tubolare in PVA può essere facilmente posizionato come film superiore (3).

Nota: consigliamo di utilizzare un film avente uno spessore di 0,10 mm.

Fase 1/3

Questa tecnica di lavoro è stata specificatamente studiata per la nostra resina epossidica e il nostro indurente.

Importante! Rispettare le istruzioni di lavorazione e la scheda dei dati di sicurezza relative alla resina epossidica e all'indurente. Rispettare esattamente il rapporto di miscelazione e mescolare accuratamente la resina e l'indurente.

Fase 2/3

Lasciare che le fibre si impregnino bene durante la colata e rimuovere la resina in eccesso.
Pressare la parte del piede per ottenere la migliore percentuale di volume di fibra. Proteggere nel mentre il film con un pezzo di materiale di imbottitura e assicurarsi di mantenere la forma della distanza punta-suolo modellata.

Nota: utilizzare le dime da applicare a pressione disponibili

Fase 3/3

Lasciare riposare il modello per una notte (almeno 10 ore) sotto pressione negativa e a temperatura ambiente.

Importante! Rispettare anche qui le istruzioni di lavorazione relative alla resina epossidica.

Fase 1/5

Rimuovere il sottile strato di laminato sopra le dime per montaggio/colata con un coltellino affilato. Rimuovere le viti.

Fase 2/5

Contrassegnare i bordi di taglio sul laminato. A tal fine, estendere i bordi di taglio delle dime per montaggio/colata (linee blu) per consentire un taglio dell'ortesi il più vicino possibile all'articolazione. Tracciare anche la linea arancione.

Fase 3/5

Estrarre con cautela le dime per montaggio/colata delle articolazioni modulari dal laminato facendo leva dal lato dorsale. Fare attenzione a non danneggiare le superfici delle articolazioni.

Fase 4/5

Segare lungo i bordi di taglio con una sega oscillante per rimuovere i componenti dell'ortesi dal modello. Quella visibile in figura è la lama della sega da noi raccomandata. Questa consente di segare molto vicino all'articolazione modulare senza danneggiarla.

Fase 5/5

Rimuovere le parti di laminato non più necessarie. Una volta effettuato ciò, è possibile rimuovere i componenti dell'ortesi dal modello.

Fase 1/4

Prima di sottoporre a temperaggio i componenti dell'ortesi, pulire tutte le superfici dell'articolazione e la staffa per piede modulare. Riscaldare eventuali residui di cera con un dispositivo di asciugatura ad aria calda (1) e soffiare la cera isolante liquefatta fuori dalle cavità (2). Rimuovere i residui con un panno (3). Rimuovere anche il film tubolare in PVA.

Fase 2/4

Sottoporre a temperaggio i componenti dell'ortesi prima di levigarli. Posizionarli nel forno freddo e riscaldare il forno lentamente. Dopo il temperaggio, i componenti dell'ortesi sono dimensionalmente stabili e possono essere lavorati in modo ottimale.

Importante! Rispettare anche qui le istruzioni di lavorazione relative alla resina epossidica.

Fase 3/4

Levigare i bordi dei componenti dell'ortesi (ad es. con una levigatrice a nastro). Evitare assolutamente i punti di rottura nel metallo!

Nota: applicare un po' di cera isolante sui bordi in fibra di aramide e poi levigarli con carta abrasiva affilata.

Fase 4/4

Rimuovere i residui di resina dalle superfici dell'articolazione con un coltellino affilato e quindi lucidare le superfici (ad es. con un utensile per marmorizzare) al fine di eliminare eventuali difetti che si sono formati.
Pulire tutte le filettature delle viti (ad es. con il pulitore per superfici LOCTITE® 7063) in modo da poter successivamente serrare le viti efficacemente.

Nota: osservare la scheda dei dati di sicurezza quando si utilizza il pulitore per superfici LOCTITE® 7063.

Fase 1/1

Montare le articolazioni modulari rispettando le istruzioni di montaggio contenute nelle istruzioni per l'uso della rispettiva articolazione modulare.

Nota: le istruzioni per l'uso sono disponibili anche nell'area download.

Fase 1/3

Ritagliare il materiale di imbottitura in velcro per l'ortesi (ad es. dal materiale di imbottitura in spugna xDry).

Nota: è possibile utilizzare la dima per imbottitura come modello.

Fase 2/3

Incollare i punti di aggancio in velcro sulle scocche dell'ortesi nei punti adeguati. Fissare l'imbottitura.

Fase 3/3

A questo punto, è possibile provare l'ortesi.

Fase 1/1

La struttura dell'ortesi si basa sulla posizione di base individuale e correlata alla deambulazione del paziente. In questo modo si ottiene una deambulazione il più possibile fisiologica in mid stance.

Ultimo aggiornamento: 18/09/2023


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