Neuro-ortesi per le estremità inferiori

La “neuro-ortesica” si rivolge in particolare ai quadri clinici con indicazioni neurologiche. Le cause più frequenti possono essere:

  • Paraplegia
  • Ictus (apoplessia)
  • Sclerosi multipla (SM)
  • Paralisi cerebrale infantile (CP)
  • Sindrome post-polio (poliomielite)
  • Malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT).

Per questo tipo di malattie si ricorre alle ortesi per paralisi, anche dette “neuro-ortesi”. Queste particolari ortesi, inoltre, vengono utilizzate anche per altre indicazioni e quadri clinici, ad es. l’AOP (arteriopatia obliterante periferica) o l’amputazione parziale del piede.

In presenza di paralisi delle estremità inferiori, come supporto si consiglia spesso l’utilizzo di una sedia a rotelle o altri ausili, che non sempre sono ottimali per il quadro clinico in questione. Per questo è importante che i pazienti e le persone che se ne occupano siano a conoscenza dei vantaggi delle ortesi, in quanto il trattamento con questi dispositivi può avere effetti visibilmente positivi sulla qualità di vita della persona che ne fa uso. Nel quinto libro del Codice sociale tedesco (SGB), il paragrafo 33 sugli Ausili stabilisce il diritto alla prescrizione e alla copertura dei costi di un’ortesi.

Nella pianificazione di un trattamento ortesico all’avanguardia è importante che questo sia compatibile con i requisiti individuali del quadro clinico per poter garantire il successo terapeutico desiderato. Per pazienti con paralisi di tipo neurologico, le cause giocano un ruolo decisivo.

Le cause si differenziano come segue:

  • Paralisi dovute a malattie o lesioni del sistema nervoso spinale/periferico, ad es. paraplegia, spina bifida, poliomelite o malattia di Charcot-Marie-Tooth
  • Paralisi dovute a malattie o lesioni del sistema nervoso centrale, ad es. paralisi cerebrale, trauma craniocerebrale o sclerosi multipla

In presenza di paralisi spinali e periferiche, la funzione di supporto per garantire sicurezza è spesso in primo piano, mentre in caso di paralisi centrale è necessario riprogrammare da nuovo i movimenti fisiologici mediante la funzione di supporto di un’ortesi. Questo approccio permette di migliorare il comando fisiologico dei muscoli.

Meccanismi di compensazione in presenza di paralisi delle estremità inferiori

In entrambe le cause che provocano una paralisi, la persona colpita sviluppa solitamente dei cosiddetti “meccanismi di compensazione” che si riflettono in una deambulazione e postura atipica. Questi modelli di movimento vengono adottati nel quotidiano dai pazienti per essere più stabili ed evitare di cadere. In questo modo riescono a compensare quella sicurezza nel camminare e nello stare in piedi che non hanno più. Tuttavia, questo comporta un forte carico delle articolazioni anatomiche che sfocia in dolori alla schiena e sintomi correlati.

Meccanismi di compensazione osservati di frequente

  • I soggetti con una muscolatura perfettamente funzionante sfruttano l’intera lunghezza dei piedi per aumentare la superficie di appoggio e mantenere un equilibrio stabile quando sono in piedi. Le forze necessarie al sollevamento vengono generate dalla leva dell’avampiede in combinazione con la muscolatura del polpaccio.
  • Le persone in cui tale muscolatura è limitata a livello funzionale e che non riescono ad attivare autonomamente la leva dell’avampiede, per stare in piedi devono piegare in avanti il busto e appoggiarsi a delle stampelle. In questo modo, la superficie d’appoggio viene ampliata con un ausilio artificiale.
  • I pazienti con paralisi tendono a ruotare i piedi verso l’interno mentre camminano per evitare di piegare le ginocchia. Per lo stesso motivo, alcuni pazienti iperestendono il ginocchio della gamba paralizzata sia mentre camminano che quando stanno in piedi.

Specialmente nei casi di paralisi centrale, questi meccanismi di compensazione si presentano spesso in modo passivo sotto forma di spasticità. Non appena viene segnalata la necessità di sicurezza, il cervello attiva misure compensative eccessive.

La varietà delle cause e manifestazioni delle paralisi rende il campo dell’ortesi una sfida particolarmente ardua. FIOR & GENTZ ha accettato questa sfida dedicandosi al trattamento ortesico moderno di pazienti con paralisi.

Obiettivo del trattamento con un’ortesi

Un’ortesi moderna ha l’obiettivo di ripristinare la sicurezza muscolare perduta del paziente in modo tale che questo sia limitato il meno possibile nella sua libertà di movimento. La sicurezza del paziente ha sempre la massima priorità.

L’obiettivo primario è infatti sempre quello di garantire in primis sicurezza nella posizione eretta, che nell’ortesi si ottiene grazie a elementi funzionali di sostegno. Oltre a ciò, l’ortesi deve garantire il più possibile una deambulazione fisiologica, alla quale contribuiscono componenti modulari dinamici. La deambulazione fisiologica è il principio di base delle ortesi per gambe. La presenta di elementi funzionali moderni in un’ortesi favorisce la sicurezza in posizione eretta, conservando allo stesso tempo la dinamicità della funzione fisiologica dell’articolazione. Una volta trovata la combinazione adatta al paziente, è possibile prevenire con successo l’insorgere di complicanze causate principalmente dall’assenza di movimento e da modelli di movimento non fisiologici.

Con la giusta ortesi, la mobilità del paziente viene ristabilita insieme alla possibilità di godersi nuovamente passeggiate nella natura e all’aperto. In questo caso, le articolazioni ortesiche in fibre di carbonio sono la soluzione ideale, poiché oltre alle proprietà sopra descritte sono resistenti all’acqua e allo sporco.

Come agisce un’ortesi?

Oltre ai requisiti di base, come la sicurezza, la correzione e il miglioramento delle funzioni limitate, le ortesi moderne possono essere adattate con estrema precisione alle esigenze del paziente. Questo è possibile soprattutto grazie alle ortesi per paralisi all’altezza del ginocchio e della caviglia in caso di ortesi per paralisi delle estremità inferiori.

Oggi il mercato offre ortesi moderne che non limitano le funzioni anatomiche e neurologiche, bensì le incentivano. Il concetto di base in questo caso prevede che in un’ortesi la funzione di sostegno venga combinata con la funzione dinamica. In questo modo le funzioni neurologiche vengono (ri)attivate e di conseguenza anche le strutture anatomiche riprendono le relative funzioni fisiologiche. In caso di una paralisi della muscolatura della gamba, il trattamento ortesico viene spesso integrato fin da subito nel piano terapeutico.

A differenza dei precedenti apparecchi rigidi che spesso limitavano notevolmente il movimento e avevano l’aspetto di “armature da cavaliere”, le ortesi di oggi stimolano la mobilità. L’ortesi per paralisi è un dispositivo leggero realizzato su misura che impiega materiali moderni come la fibra di carbonio e il titanio. Utilizzando le articolazioni ortesiche, la dinamica dell’ortesi può essere allineata con precisione ai punti di rotazione degli assi di movimento delle articolazioni anatomiche dell’estremità inferiore. La dinamica dell’ortesi avviene esattamente nel punto in cui si sviluppa la dinamica nel sistema scheletrico in una persona sana. Le scocche dell’ortesi possono essere realizzate in modo stabile e con rigidità torsionale, in quanto la dinamica viene raggiunta mediante l’articolazione ortesica.

Grazie a tale rigidità, i pazienti con paralisi della muscolatura acquisiscono così sicurezza in posizione eretta e nella deambulazione. Questa rigidità combinata alla mobilità delle articolazioni modulari permette di eliminare (o prevenire, in caso di trattamento in fase precoce) i meccanismi di compensazione menzionati sopra. Di conseguenza è possibile evitare o ridurre anche i dolori correlati a una deambulazione patologica, che spesso colpiscono le spalle e la schiena. Un trattamento ortesico ottimale combinato alla fisioterapia ha pertanto la possibilità di garantire una qualità di vita il più possibile priva di limitazioni.

Nuovi concetti di trattamento

FIOR & GENTZ si è specializzata nella realizzazione di articolazioni ortesiche. Grazie a tecnologie innovative, sensori e componenti elettronici e idraulici, è in grado di realizzare ortesi per gamba sempre all’avanguardia. Lo sviluppo di articolazioni ortesiche si basa sul concetto di combinazione fra elementi dinamici e di sostegno. La realizzazione di ortesi per gamba moderne rivolte a pazienti con paralisi si concentra su strategie di trattamento che prevedono un approccio più ampio e vengono regolarmente aggiornate ai più recenti standard scientifici. I risultati degli studi vengono integrati da un punto di vista oggettivo e descritti in manuali chiari e di facile comprensione per tutti.
Essendo per FIOR & GENTZ fondamentale garantire il miglior trattamento ortesico, questi manuali vengono messi a disposizione gratuitamente. Qui è disponibile una panoramica.

FIOR & GENTZ si impegna nella formazione di tecnici ortopedici in tutto il mondo per garantire che i pazienti possano tornare a condurre una vita senza problemi grazie all’ausilio di ortesi moderne. La selezione della giusta ortesi permette di ridurre la necessità di ricorrere a sedie a rotelle o stampelle. Grazie al nostro configuratore ortesico è possibile sviluppare ortesi su misura per le esigenze e gli obiettivi individuali. Il processo di pianificazione tiene conto dei requisiti neurologici e anatomici del quadro clinico. Il risultato della configurazione è una proposta di ortesi per gamba su misura mirata esattamente alle esigenze di ciascun paziente.


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